Design Collection
Starlight
Design: Franca Lucarelli - Bruna Rapisarda
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Scirocco H, termoarredi di design dal 1989

Termoarredi di alta qualità e design

I termoarredi scaldano o arredano la casa? Come suggerisce anche il nome, fanno entrambe le cose.

“Unire l’utile al dilettevole”, dicevano i latini. Nel settore dell’arredamento oggi potremmo trasformarla in “unire l’utile al design”. Il termoarredo, evoluzione del termosifone e del calorifero, è l’esempio emblematico di come oggi il cliente ricerchi il mix perfetto di efficienza ed estetica in un unico prodotto. La resa termica si combina con colori, geometrie e materiali innovativi, dando forma a innumerevoli tipologie di termoarredo.

Termoarredi: storia e origini del riscaldamento

La storia del termosifone non è univoca. Due sono le versioni più papabili che sono state tramandate nel tempo.

La prima ci porta in Russia (e ha senso pensandoci che il calorifero sia stato inventato in un Paese molto freddo no?). Secondo questa teoria l’ingegnere di origini italiane Franz San Galli inventò il termosifone niente di meno che per lo Zar. L’italo-russo era figlio di imprenditore che lavorava nel campo della ghisa: dall’esperienza del padre gli venne l’intuizione di utilizzare questo materiale proprio per curare il genitore, che aveva sviluppato la cosiddetta malattia del freddo, all’epoca molto comune. L’unica cura conosciuta prevedeva di restare in ambienti caldi 24 ore su 24. Ma come ottenere tanto comfort in Russia d’inverno?

A quei tempi l’unico sistema di riscaldamento in casa era il camino. Franz unì dei tubi di ghisa avanzati nella fabbrica del padre e li riempi di acqua calda realizzando così il primo calorifero.

Comprovata la capacità della ghisa di mantenere a lungo la temperatura dell’acqua, Franz iniziò a produrre i primi caloriferi in vendita. E la storia racconta che uno dei primi a volerne usufruire, e forse anche a potersi permettere il costo del termosifone, fu lo Zar russo di quel periodo il quale li fece installare nella sua lussuosa residenza a Tsarskoye Selo (dove le stanze, possiamo immaginarlo, non erano di certo piccole).

La seconda versione, forse meno fiabesca, attribuisce il primo brevetto del termosifone a un italiano: Pietro De Zanna. Alcuni documenti storici proverebbero che è stato il primo a realizzare un impianto di riscaldamento ad aria calda (a metà dell’800). Un primo esemplare o predecessore del radiatore come siamo stati abituati a vederli nelle case dei nostri nonni. Dopo il debutto dell’invenzione al Palazzo Imperiale di Vienna, anche in Italia i primi modelli di termosifoni furono installati nelle dimore signorili (uno dei primi committenti fu Carlo Alberto di Savoia). Insomma il termosifone, pur non essendo di arredo, era un lusso per pochi.

Il termosifone che scalda ma che in più arreda: i termoarredi

Anche in epoca più moderna i primi termosifoni in ghisa erano soprattutto funzionali. Oltre a scaldare l’ambiente venivano usati per asciugare più velocemente i panni al chiuso o per seccare o scongelare alimenti. Probabilmente tutti avete usato il riscaldamento in casa per uno di questi scopi. Ma chi avrebbe pensato che sarebbero diventati complementi di arredo e oggetti di design?

Anzi già nei primi del ‘900 i termosifoni venivano spesso coperti dai copricaloriferi. Non perché non fossero belli esteticamente, in realtà, ma per una questione pratica. La copertura in legno trattato dei termosifoni evitava che gli indumenti messi sopra a scaldare prendessero accidentalmente fuoco. Piccola nota: anche questa invenzione nasce dall’estro italiano. Si deve infatti a un falegname abruzzese, Calogero da Chieti. Oggi la tendenza è proprio quella opposta: mettere in evidenza i termoarredi, dai radiatori colorati ai termosifoni e agli scaldasalviette di design e dalle forme innovative.

Forme, tipologie e design dei termoarredi moderni

Il termoarredo trova spazio non solo in bagno ma anche in salotto, in camera e in cucina. Infatti esistono numerose tipologie pensate per adattarsi alla perfezione ai diversi ambienti della casa e a tutte le esigenze. I primi termoarredi, belli esteticamente, avevano un costo elevato e non eccellevano in originalità per quanto riguarda forme e geometrie, che tendevano a ripetersi. Attenzione al dettaglio artigianale e al design hanno dato vita a un settore molto competitivo oggi. A livello strutturale si contraddistinguono per tubi più lunghi in verticale e maggiormente separati in modo da poter appendere a riscaldare asciugamani o accappatoi (tecnicamente si parla di scaldasalviette per questo modelli da bagno).

A livello tecnico si possono distinguere: termoarredi idraulici o elettrici. I primi presentano sostanzialmente la stessa gestione ed erogazione del calore dei termosifoni. I secondi sono indipendenti dalla caldaia centralizzata. A questi si aggiungono gli scaldasalviette misti: connessi alla rete idraulica montano un sistema elettrico per accenderli anche quando il sistema di riscaldamento centrale è spento o non funzionante.

I termoarredi Scirocco H sono pezzi di design unici

Quando scegliete un termoarredo ricordatevi che nessuno dei due aspetti contenuti nel nome deve o può essere trascurato. L’attenzione al design, in termoarredi di qualità, non va mai a discapito della resa termica. Per questo Scirocco H progetta e realizza radiatori d’arredo per la casa e scaldasalviette per il bagno, dando importanza all’aspetto tecnico e unendolo a una spiccata sensibilità artigianale. Tutti i pezzi sono unici nella scelta del colore e del materiale: dai termoarredi in ghisa a quelli in acciaio passando per ottone, alluminio e vetro.

Dai uno sguardo alla galleria per un tour virtuale nei nostri interventi più importanti: lasciati incantare dai nostri termoarredi.

Chi siamo

Scirocco H progetta e realizza radiatori d’arredo per la casa e scaldasalviette per il bagno, interpretando un settore altamente tecnico e rigoroso con una nuova sensibilità artigianale, che permette di rispondere più efficacemente alla nuova cultura dell’abitare.

Tutto parte nel 1989 in provincia di Modena, per poi spostarsi a Gattico, nel novarese. Ma è il 2013 l’anno in cui la società finalmente ritorna completamente in famiglia, grazie al figlio della fondatrice, l’Ing. Filippo Arbellia che assume la direzione dell’Azienda, dando vita al nuovo corso con al suo fianco il nuovo socio Sabrina Mora.

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